Il Gazzettino, Padova. Reggiana-Padova, prova di evacuazione dopo la partita, ma senza avvisare i tifosi biancoscudati, trattenuti in curva per oltre mezz’ora, con tensione altissima, ma solo perchè non sapevano della prova

Il Mapei stadium di Reggio Emilia (corrieregiallorosso.com)

Reggio Emilia
“Non avevamo mai visto una cosa del genere”. Lo dicono due poliziotti al seguito del Padova, fuori dalla curva ospite del Mapei stadium, città del Tricolore. 
Eravamo lì, per raccontare la tifoseria biancoscudata (video sullo youtube di chi scrive), solo che dalla curva non usciva nessuno. “Lasci libera l’uscita, si allontani, ha un tesserino?”. “E’ un momento delicato”. Il Padova aveva perso ma la situazione era tranquilla, in altri impianti sportivi la preghiera è di liberare i settori il più in fretta possibile, per consentire agli stewards di chiuderli e poi di staccare dal servizio. Passa oltre mezz’ora, dalla curva si odono bestemmie: “Dobbiamo lavorare domattina, allora”. 
“Se succede qualcosa, la porto in commissariato”, ci dicono. Boh, un semplice 1-0? Escono i biancoscudati, raccontiamo un club simpatico, verso il pullman, scortato poi verso l’autostrada e poi saliamo in sala stampa, facendo il giro dello stadio, all’interno è rimasto giusto il pullman, impossibile avvicinare i giocatori, stanno uscendo i giornalisti padovani. E allora veniamo a sapere, da fonte sicura, che era in programma una prova di evacuazione. Due lunedì fa, a Reggio, era atteso il vertice della Figc per un progetto di accoglienza della Reggiana. In parte è stato testato con i tifosi del Padova, ma nessuno li aveva avvisati.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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