Il Giornale di Sicilia. Turista 19enne stuprata a Rimini, indagati due allievi palermitani della scuola di polizia

(Franco Silvi/ansa – cefalunews.net)

Vanni Zagnoli

Rimini

Sono due palermitani i presunti stupratori della ragazza tedesca di 19 anni, che li ha denunciati per violenza sessuale di gruppo. 

Entrambi avevano il sogno di diventare poliziotti, ma quella divisa forse non la indosseranno mai, per quell’accusa pesantissima, della turista germanica che sostiene di essere stata costretta a un rapporto a tre. Hanno 21 e 23 anni, entrambi arrivano dal palermitano ma è impossibile anche soltanto sapere il paese di origine oppure le iniziali di nomi e cognome. “Perchè sono indagati a piede libero”, sottolinea la questura di Rimini.

A puntare il dito contro di loro è la turista poco più giovane, di appena 19 anni. I due allievi sono all’ultimo anno della scuola di polizia di Brescia, la Polgai, si sono trovati dall’altra parte della barricata, dapprima sospettati e poi indagati. Davanti a quegli agenti della Mobile di cui avrebbero voluto ripercorrere, nei loro sogni, la carriera, senza averne però la caratura.

Filtrano pochissime indiscrezioni, dagli interrogatori, di fronte ai poliziotti di Rimini i due palermitani non hanno negato i rapporti sessuali nell’ostello della gioventù di Marebello, sul lungomare fra Rimini e Riccione. «Lei però era totalmente consenziente».

La ricostruzione è diametralmente opposta rispetto a quella fornita dalla turista di 19 anni.

Le indagini proseguono, da parte della squadra mobile della questura di Rimini e proprio il questore Maurizio Improta si tiene informato in prima persona sugli sviluppi.

Lunedì mattina, i due indagati sono partiti subito da Rimini e sono rientrati in Lombardia dove però non dovrebbero restare a lungo. Il direttore della scuola Polgai ha infatti avviato la procedura di sospensione. Qualora fossero accertate le responsabilità dei due allievi, potrebbero essere destituiti, espulsi dalla scuola e non prendere mai servizio. Da Roma, dai vertici della Polizia, fanno sapere che verrà usato «un approcio rigoroso e intransigente per chi aspirava a diventare agente». Insomma, per i due indagati l’espulsione è vicina. «Sono provvedimenti che adotta la scuola – veniamo a sapere dalla questura romagnola – è incidentale che fossero a Rimini. Ci sarà una sospensione cautelare».

Resta comunque qualche contorno oscuro, relativamente alla vicenda. La 19enne è tornata in Germania, con le amiche e ha già fatto sapere che neanche tornerà a Rimini, a testimoniare. I due palermitani ieri pomeriggio cercavano ancora l’avvocato, da nominare a Palermo, con un appoggio a Rimini, per il momento d’ufficio.

Non ci sono testimoni, per la vicenda, nessuno ha sentito grida, nonostante l’ostello fosse molto frequentato, non ha ecchimosi da contenimento. I due giovani palermitani sono stati sentiti separatamente e hanno offerto la stessa versione, senza cadere mai in contraddizione.

Una delle chiavi dell’indagine è il perchè la vittima abbia scelto di restare sola con i due giovani, che poi ha denunciato per stupro. Il riserbo è massimo, la polizia scientifica ha sequestrato e analizza le lenzuola dell’ostello e gli indumenti utilizzati dagli accusati.

Sabato pomeriggio, in quella struttura tinteggiata di verde, tre turiste tedesche avevano conosciuto i due palermitani, di 21 e 23 anni, allievi della scuola di polizia amministrativa e giudiziaria di Brescia. Complice il pomeriggio di pioggia, le tre avevano accettato l’invito dei due ragazzi a bere qualcosa nella camera dei maschi. Due delle tre giovani si sono poi allontanate, lasciando la 19enne sola con gli allievi. Poco dopo, secondo il suo racconto, ne hanno abusato a turno. Il referto del pronto soccorso dell’ospedale Infermi, di Rimini, è stato stilato la notte stessa, parla di lesioni con una violenza sessuale, senza percosse. Il pm Davide Ercolani ha iscritto i due nel registro degli indagati per violenza sessuale di gruppo, le successive indagini dovranno chiarirne le modalità e il grado di partecipazione. Il procuratore capo Elisabetta Melotti segue gli sviluppi con grande attenzione. 

La ragazza che accusa non era ubriaca anche se aveva bevuto qualcosa di alcolico, le analisi cliniche chiariranno meglio lo stato

della vittima. Una volta dato l’allarme, la giovane era stata

accompagnata dalla polizia in pronto soccorso.

Lo stesso Comune di Rimini ha preannunciato di costituirsi parte civile, nei confronti dei due giovani palermitani. «Qualora i riscontri degli investigatori confermassero le prime ipotesi». I due aspiranti poliziotti sono a propria volta choccati, poichè mai si sarebbero aspettati di essere indagati per un rapporto che consideravano consenziente. «Sennò ci saremmo fermati», hanno detto negli interrogatori.

Vanni Zagnoli

Da “Il Giornale di Sicilia”

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