Ilmessaggero.it, Ilgazzettino.it, Ilmattino.it e Leggo.it, Francia-Belgio 1-0. Lo stacco di Umtiti fa volare i blues in finale, ci stava il pari. Le tre palle gol di Hazard nella prima mezz’ora, i colpo di tacco di Mbappè. La punizione negata ad Hazard nel finale, i fiamminghi si fermano in semifinale, come nell’86

 

Umtiti ha sbloccato con un colpo di testa (calcionews365.it)

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https://sport.ilgazzettino.it/calcio/francia_belgio_diretta_risultato_finale_live_russia_2018-3848151.html

https://sport.ilmattino.it/calcio/la_francia_vola_in_finale_mondiale_piegato_1_0_il_belgio_di_mertens-3848102.html

https://sport.leggo.it/calcio/francia_belgio_diretta_risultato_finale_live_russia_2018-3848154.html

di Vanni Zagnoli

E’ Francia, 12 anni dopo la finale di Berlino, persa contro l’Italia. Domenica allo stadio Luzhniki di Mosca Deschamps tenterà di imitare Bechenbauer, l’unico capace di vincere mondiali ed Europei da giocatore e poi i mondiali da allenatore, con la Germania, ma anche Zagalo con il Brasile aveva sollevato la coppa del mondo, da atleta e da ct.

Didier ha la nazionale probabilmente migliore, lo conferma la semifinale vinta 1-0 sul Belgio, capace di eliminare la favorita di ogni mondiale, il Brasile.

A San Pietroburgo, è stata una signora partita, forse la meno tattica delle gare mondiali a eliminazione diretta.

L’avvio è dei fiamminghi, la prima palla gol è tuttavia per Mbappè, chiuso in uscita da Courtois. E’ il mondiale anche di Hazard, da podio nel Pallone d’Oro, se il Belgio fosse arrivato in fondo: è stato strepitoso nel secondo tempo con i verdeoro, voleva autografare il penultimo atto, ci prova tre volte da sinistra, in due serve la deviazione aerea di Varane, in angolo. A metà primo tempo, su corner di Chadli, il sinistro di Anderweireld trova la gran parata di Lloris. I transalpini soffrono gli inserimenti di Fellaini, quando la palla è sulle fasce. Replica con Pavard, assist per Giroud e palla di poco sul fondo, destro su servizio di Mbappè e bell’intervento di Courtois. L’esterno delle banlieue, camerunese, è triplicato, dopo le meraviglie con l’Argentina. Qui di tacco regalerà un assist e nel recupero farà ammonire Vertonghen, che si sente irriso dalle sue giocate.

E come con l’Uruguay, il gol dei bleus arriva su palla inattiva. Angolo da destra di Griezmann, arrotato come le lamette da barba che da anni pubblicizza in Italia, e Samuel Umtiti anticipa sul primo palo Fellaini. Il capellone tocca anche la palla, contribuendo a spiazzare Courtois.

La nazionale di Martinez aveva rovesciato l’ottavo con il Giappone con tre gol in mezz’ora, la Francia ha invece solidità anche difensiva, avendo subìto reti solo in due delle 6 gare mondiali. Resiste proprio con l’applicazione che era tipica del ct da incontrista, anche dell’ultima Juve campione d’Europa.

L’arbitro Cunha nega la punizione dal limite ad Hazard, toccato da Giroud, poi il destro di Witsel è respinto da Lloris. Resiste la Francia anche dei gregari, Hernandez, Matuidi e Kantè, dello stesso Pogba, oppositore oscuro e contropiedista, anzichè finalizzatore, dell’èra juventina.

Perde Titi Henry, consigliere del selezionatore Martinez, scelto per curriculum.

Ci stavano i supplementari, la Francia non è stata così superiore. Ha un qualcosa dell’Atletico Madrid di Griezmann, comunque è cresciuta rispetto all’Europeo perso in casa, in finale con il Portogallo. Gioca un po’ alla lusitana, ma con maggiore classe. Griezmann nel recupero ha la palla sul destro, non angola abbastanza. Kompany tiene aperta la contesa sino allo scadere, non arriva la palla dei supplementari per i diavolo rossi. E’ anzi Courtois a deviare in angolo il destro di Tolisso.

Vent’anni fa, il trionfo francese, in casa, sul Brasile di Ronaldo, la terza finale li vedrà leggermente favoriti, a prescindere dall’avversaria. Il Belgio giocherà per il terzo posto, come nell’86, in Messico. Questa generazione aurea è decisamente più forte del tatticismo che portò alla finale dell’Olimpico, a Euro ’80. Mertens è entrato nell’ultima mezz’ora, in fascia non è più abituato e nel Napoli aveva finito la stagione in apnea. Ha 31 anni, è difficile immaginarlo in Qatar 2022, al contrario di Hazard, De Bruyne e Lukaku. Ma intanto la gloria è oltr’Alpe. I francesi hanno sbeffeggiato i vicini una volta di più.

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