Con Luciano Giumbini, 60enne pesarese, ex playmaker della Reggiana. Promozione e playoff, con Lombardi.
(v.zagn) 1) I grandi budget di chi perde molto: Psg, Manchester United, Arsenal. Real e Barca che non vincono sempre. C’è una differenza comunque enorme rispetto al bilancio di una Fiorentina. Per non parlare di Sassuolo o Atalanta.
2) La morte del portiere del Brasile Valdir Perez, punto debole del Brasile battuto dalla tripletta di Paolo Rossi. Era un cult, dell’epoca, pelato saponetta fra i pali.
3) Essere Borja Valero, il vero colpo di mercato. Non solo Bonucci.
4) Pruzzo a 62 anni riparte dal Como, ds in serie D, scelta coraggiosa, per un grande che da allenatore ha ottenuto poco e difatti è sempre arrabbiato.
5) I 25 anni di Campedelli al Chievo e le proprietà longeve, 32^ stagione dei Pozzo, i Vrenna dal 95, mi pare. Agnelli da sempre alla Juve.
6) Il poco sud: Crotone, Napoli, Benevento, mettiamoci anche il Cagliari, è già tanto che ci siano 4 squadre. L’incidenza del sud nei vari campionati.
7) Le 9 medaglie dagli Europei Under 20, di Grosseto. Tanta velocità, soprattutto.
8) Nuoto. la tensione tradisce il minorenne Martinenghi. I giovani sotto pressione, cerco flop del passato. Del Piero al mondiale del 98, a 21 anni.
9) Il nuoto senza miti: Phelps, Thorpe ha smesso da anni, resiste Federica, ma la staffetta è fuori.
10) Il poker di Froome, dietro solo ai pentavincitori Anquetil, Merckx, Hinault e Indurain, ma è lontano da quei miti. La dignità del 5° posto di Aru, pochi italiani hanno fatto meglio, nella storia.