Il Gazzettino, Napoli-Bologna 3-1. Era più rigore il braccio di Koulibaly della trattenutina di Masina a Callejon. Donadoni: “Certi penalty si fischiano a favore delle prime 8”

Il colpo di testa di Palacio che ha portato in vantaggio il Bologna dopo 28″(immagini.quotidiano.net/Lapresse)

Succede molto all’inizio, in Napoli-Bologna. Tanto è attenta la Juve, nel concedere nulla, tanto è distratto il Napoli. Ventotto secondi e gli emiliani sono avanti, Dzemaili trova un lungo corridoio, serve a rimorchio Di Francesco, cross per Palacio e colpo di testa tra i due centrali, a fil di palo. Dura 5’ la partita di Verdi, l’uomo capace di dire no a De Laurentiis, complice la fidanzata Laura: colpa di un guaio muscolare, frutto probabilmente anche della tensione accumulata, dall’attesa. A ricevere il Bologna in stazione c’era solo la polizia, non è successo niente, al di là delle offese sul profilo instagram dell’attaccante. Il pari è a seguire, sul corner da sinistra, Mbaye svirgola sulla linea e infila in autogol, aveva già favorito la Juve, al Dall’Ara. Insigne e Callejon hanno due occasioni, le migliori sono però rossoblù, per Palacio. Gira in area, Koulibaly tocca con il braccio largo, la distanza è ravvicinata, siamo davvero ai limiti, Mazzoleni si consulta con il Var Orsato e decide per il non rigore. Sulla volontarietà restano dubbi, si poteva fischiare. Sempre il centravanti di 35 anni è in giornata da capocannoniere, come quand’era al Genoa e Reina para. Sul bis, c’era fallo dell’argentino.
Più Bologna che Napoli, eppure arriva il vantaggio per la squadra di Sarri, la spinta di Masina è leggera, sulla spalla di Callejon. Non è più rigore di quello negato ai rossoblù, altra decisione ai limiti, anche con i replay visibili resta la sudditanza psicologica nei confronti della squadra più grande. “Sono valutazioni che fanno sorridere – dirà Donadoni -. L’arbitro spiega che non può valutare l’intensità del tocco: allora su ogni contatto è sempre rigore? Mi sembra di vivere su un altro pianeta. Un rigore come quello di Koulibaly lo fischi a una delle prime 8, non a una squadra di seconda fascia”.
Nel primo tempo, la formazione di Donadoni calcia in porta 4 volte contro 2, concede 4’ in più di possesso palla non così costruttivo eppure è sotto. La ripresa per Sarri è tranquilla, tantopiù dopo il tris, di Mertens, da palla sradicata da Allan a Dzemaili, vicino all’area partenopea. Il destro a giro del belga è da campione, all’incrocio: tre gol in due gare, dopo 910’ di digiuno. “Conta far andare veloce la palla – spiega il belga -, non tanto chi finalizza”.
Esce Hamsik per Zielinski, gli azzurri fanno girare palla e rischiano solo nel finale, con la chiusura di Chiriches su De Maio. Il Napoli è alla 6^ partita ribaltata, bella risposta alla Juve.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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