Il Gazzettino, Pyeongchang 2018. Short track, l’argento in staffetta sui 27 giri. Arianna e Martina rimontano l’Olanda in semifinale, poi le orange faranno il record e andranno a podio per le squalifiche di Cina e Canada. Il ct dell’Italia è canadese, sui 3mila si va a podio in 3 olimpiadi su 4. Lucia cade e si rialza in fretta, il lungo consulto del Var. Fontana a una medaglia dalle 8 di Belmondo, record

Le azzurre della staffetta (repubblica.it)

L’argento dell’Italia nella staffetta di short track arriva con il Var. Sono 3mila metri di emozioni, con le azzurre a lungo quarte sulle 4 finaliste: il Canada sbaglia, salgono al terzo posto, lontane da Corea e Cina, le cinesi vengono sanzionate e così arriva l’argento, dopo la sentenza del video. A completare il podio c’è l’Olanda, vincitrice della finale B ma con record europeo, è la prima volta di questo ripescaggio.
In gara si gira all’impazzata, sono 27 giri di lame affilate e gomiti, sotto ai caschetti si digrignano i denti. Parte Martina Valcepina, 25 anni, poi Lucia Peretti (25), quindi Cecilia Maffei (33), a chiudere Arianna Fontana, 27: tre sondriesi e una trentina, Peretti, di Pinzolo. Il cambio si dà con uno spintone alla compagna, l’Italia ha di fronte tre superpotenze della specialità, Arianna è stata oro sui 500 ma lontana dal podio sui 1500, vinti dalla coreana Choi. In semifinale è stata decisiva, rimontando l’Olanda con Valcepina, con record italiano, alle spalle della Cina. Rivive il bronzo che la rivelò a 15 anni, a Torino 2006, con Marta Capurso, Katia e Marta Zini. Quel terzo posto fu confermato 4 anni fa a Sochi, con lo stesso quartetto, a parte Elena Viviani al posto di Cecilia Maffei e in tutte e le occasioni la medaglia arriva dopo squalifica.
“Stiamo tutte scrivendo la storia dello sport italiano – dice Arianna, la portabandiera -. Alla fine è successo un casino, ho capito solo che abbiamo portato a casa l’argento, eravamo tutte concentrate sul continuare la gara, chi se ne importa di come il bronzo sia diventato un metallo più prezioso”.
Dopo un cambio, a 5 giri dalla fine, la coreana sgambetta la canadese, da dietro giunge Lucia Peretti, che non può evitare la caduta: “Stando più interna – rivela -, avrei potuto restare in piedi ma subito ho dato il cambio. Sulla reattività abbiamo lavorato tanto”.
Arrivano Corea e Cina, la giuria impiega molto a esaminare le immagini e a decretare la squalifica della Cina. Così Arianna Fontana è alla settima medaglia ai Giochi, è la seconda italiana più vincente, al pari della friulana Manuela di Centa, dietro a Stefania Belmondo: «Non gareggio per questa classifica, ho ancora una gara e poi potrò smettere la dieta… Ci siamo caricate a tuono prima di partire, la staffetta è bella perché premia il lavoro di squadra, anche delle ragazze che non hanno corso”.
Valcepina aveva lasciato la pista dopo il bronzo di Russia, incinta di due gemelle, presenti in tribuna: “Chissà cosa avranno pensato…”.
“Il suono dello short track”, sillaba lo speaker dell’Ice arena, ci sono anche le cheerleaders, a rendere la competizione una bolgia. Che premia l’Italia, allenata da un canadese, Kenan Gouadec.

Da “Il Gazzettino”

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