Il Gazzettino, Crotone e Verona verso la B. Cassata al primo gol in A rimanda la festa del Chievo. Il tris di Belotti con i calabresi, con assist di Ljajic

Il maliano Cheick Diabatè, attaccante del Benevento (Lapresse)

Crotone e soprattutto il Verona veleggiano di prepotenza verso la serie B, ieri hanno buscato un 4-1 e un 3-0 sui denti, con squadre quasi demotivate. Il Benevento aspetta solo la matematica retrocessione, sì probabilmente sabato infastidirà la Juve però è chiaro che la grande delusione della stagione non può uscire triturata dal Santa Colomba, dove sono passate le concorrenti. L’Hellas è alla stagione più nera della storia, anche più dell’ultima retrocessione, perchè con Mandorlini e poi Delneri girò tutto male, stavolta i guizzi sono stati rarissimi, giusto la stravittoria di Firenze e con il Milan, più il derby di ritorno. I sanniti fanno tris, con Letizia e Diabaté, alla prima doppietta, ma il passivo per i gialloblù poteva essere più pesante. I sanniti sono a 13 punti dalla salvezza, ovvero dalla Spal, il centinaio di ultras arrivati da Verona contestano giustamente mister Pecchia, al debutto in A, fragile in difesa e con rare idee offensive. Sbagliano, invece, a intonare cori razzistici. Letizia abbatte Silvestri con un bel tiro dalla distanza, Iemmello e Diabatè sbagliano troppo, anche all’inizio del secondo tempo. Finchè il maliano coglie la traversa interna, Iemmello ribatte in gol ma il replay sancisce la prima rete in A di Diabatè, che poco dopo trasforma lo splendido assist di Brignola. Mai pericolosa la squadra dell’Adige, messa in croce soprattutto dal serbo Djuricic.
Intanto il Chievo si fa beffare allo scadere. L’altra metà di Verona non bissa il successo sulla Sampdoria, con il Sassuolo fa 1-1 e solo +5 sul Crotone. Al Bentegodi il Sassuolo aspetta, come sempre, giocando a ritmi molto bassi. L’unica occasione del primo tempo è per Babacar, sinistro alto a tu per tu con Sorrentino. Stavolta Iachini ha un’attenuante, l’espulsione alla mezz’ora di Adjapong, per la gamba tesa sull’uscita del portiere: Tagliavento ammonisce, grazie al Var trasforma l’arancione in rosso. Ripresa, al 4’ traversone di Lirola da destra, Gamberini tocca con un braccio, è rigore per il Chievo, l’arbitro va a rivedere e ci ripensa. La partita si apre, a tratti, anche i “sassolini” provano a vincerla, la perdono su cross da destra di Cacciatore, deviato da Missiroli, su cui Pellissier non interviene. Il pallone diventa buono per Giaccherini, piatto destro di prima intenzione e salvezza virtuale. A 5’ dalla fine seconda ammonizione per Magnanelli, trattenuta su Pellissier. Al 50’, punizione di Cassata, nessuno tocca e pari. Al Grande Torino, tripletta di Belotti e gol di Iago Falque, autore anche di un assist, gli altri due sono di Ljajic; traversa calabrese con Simy, al 90’ Tumminello per Faraoni e 4-1.
Vanni Zagnoli

Da “Il Gazzettino”

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